L’unità nazionale non fu un’impresa assurda perché l’Italia non era una pura «espressione geografica» (Metternich) ma una realtà culturale. Questo è stato il presupposto del Risorgimento e questa è stata l’intuizione dei suoi profeti e apostoli. Fra i quali va a merito precipuo di Gioberti di avere capito che, però, solo un rinnovamento di quella realtà, e dunque della sua tradizione, poteva far “risorgere” il paese, e cioè di tanti popoli farne uno. Alla base del Risorgimento, insomma, Gioberti, contro le tentazioni rivoluzionarie e le remore conservatrici, ha posto quell’idea di “riforma” e ha progettato una riforma che, in un momento come l’odierno di crisi di identità e di depressione etico–politica, ce ne fanno riscoprire la viva attualità.
L’idea di riforma in Gioberti – Fra tradizione e rivoluzione
